domenica 16 maggio 2010

RIMBORSI ELETTORALI

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RIMBORSI ELETTORALI
Secondo i dati elaborati dalla Corte dei Conti, dalle elezioni del 1994, le spese dei partiti ammontano a 579 e rotti milioni di euro. I contributi erogati dallo Stato (ergo da noi cittadini), sono arrivati a superare i 2 miliardi e 250 milioni di euro: un'enormità.
Non va molto meglio se diamo uno sguardo ai soldi spesi per le elezioni regionali. Nel 2005, le spese dei partiti ammontarono a 61 milioni di euro (le più basse degli ultimi dieci anni), per un rimborso di 208 milioni di euro.
A questo punto la domanda è lecita: ma come fanno i partiti a ricevere così tanti soldi se è stato abolito, tramite referendum, il finanziamento ai partiti? Semplice. Nell'aprile del 1993 il referendum aveva abolito la gabella incivile e medioevale del finanziamento pubblico ai partiti. Ma solo pochi mesi dopo, il Parlamento dimostrò di avere a cuore gli sprechi pubblici: venne aggiornata una legge già esistente sui rimborsi elettorali, definita "contributo per le spese".
E a quanto ammonterebbe questo contributo nel caso delle elezioni Regionali? Questo lo ha stabilito la legge del 3 giugno 1999, n. 157, poi aggiornata con un'altra legge del 2002. Il meccanismo è semplice: c'è un contributo che è determinato dalla moltiplicazione dell'importo di euro 0,62 per il numero degli abitanti della Repubblica quale risulta dall'ultimo censimento generale.
Il comma 2 dell'articolo 6 precisa che il contributo è ripartito su base regionale in proporzione alla rispettiva popolazione. La quota spettante a ciascuna regione è ripartita, proporzionalmente ai voti ottenuti, tra le liste concorrenti nelle circoscrizioni provinciali che abbiano ottenuto almeno un candidato eletto al consiglio regionale della regione interessata.
è interessante poi capire quali sono i requisiti per partecipare al riparto delle somme previste per i rimborsi elettorali. Viene specificato che le parole, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, "almeno il 3%" sono sostituite con "almeno l'1%". Il che significa che in ......... tutti i partiti che raccolgono anche solo l'1% riceveranno un rimborso economico decisamente più alto dei soldi che hanno investito per la campagna elettorale. Non solo. La normativa viene modificata dalla legge 156/2002, "Disposizioni in materia di rimborsi elettorali". L'ammontare da erogare, per Camera e Senato, nel caso di legislatura completa, più che raddoppia, passando da 193.713.000 euro a 468.853.675 euro. Infine, con la legge 5122/2006, l'erogazione è dovuta per tutti e cinque gli anni di legislatura, indipendentemente dalla sua durata effettiva. Con quest'ultima modifica l'aumento è esponenziale. Con la crisi del governo Prodi del 2008, i partiti iniziano a percepire il doppio dei fondi, giacché ricevono contemporaneamente le quote annuali relative alla XV e alla XVI Legislatura. Cioè se non fosse chiaro: fino al 2011 anche il piccolo partito di..... continuerà a percepire i rimborsi elettorali per la tornata del 2006, mentre i partiti che hanno raccolto almeno l'1% dei consensi stanno prendendo i rimborsi sia relativamente al 2006 che alle elezioni 2008 e sono sistemati fino al 2013.

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