domenica 26 febbraio 2012

IL POLLO E L’AQUILA.

IL POLLO E L’AQUILA


Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia.L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l’aquila fece quel che facevano i polli nel cortile… pensando di essere uno di loro.Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro… ecc…Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate dal sole.La vecchia aquila alzò lo sguardo stupita. “Chi è quello?” chiese.“E’ l’aquila, il re degli uccelli!” rispose il suo vicino “Appartiene al cielo. Noi invece, apparteniamo alla terra perché siamo polli!”E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale. *** -MORALE:


Siamo ciò che pensiamo di essere!…polli o aquile reali….Se ci troviano a pensare di essere polli…e a mal sopportarlo…guardiamo in alto ogni tanto…chissà che non siamo aquile!Ma…attenzione…la forza del “credere” ha i suoi limiti: illudersi di essere aquile se si è polli …può essere pericoloso…e viceversa!In definitiva cosa è meglio…o peggio…che un’aquila si creda un pollo o che un pollo si creda aquila e si comporti come tale?Alla fine, se si impegna, potrebbe esserlo veramente! Nessuno è perduto!***

1 commento:

Anonimo ha detto...

chiunque cresce nella fiducia e nella gratificazione acquisisce stima di se stesso,la stima degli altri fa si che l individuo per non deludere le aspettative degli altri,s impegna a donare sempre il massimo di se stesso.al contrario una persona che viene considerata scadente si convince di essere tale e si comportera di conseguenza.siamo sempre cio che gli altri ci hanno fatto credere di essere