sabato 26 giugno 2010

VOTO DI SCAMBIO ?


VOTO DI SCAMBIO?
26 giu 2010
Le anime belle della sinistra approfittano di chi nel centrodestra riposa su comodi giacigli.E’ una brutta storia quella denunciata dal consigliere regionale del Lazio Roberto Buonasorte, che potrebbe persino prefigurare il voto di scambio. Tra la coalizione di centrosinistra e un neoconsulente regionale nominato fresco fresco a oltre trentamila euro l’anno.Buonasorte ha chiesto notizie in merito un paio di giorni fa al presidente del consiglio regionale, ma nessuno risponde.Tutto e’ stato deciso in ufficio di presidenza del consiglio, l’organo dal quale La Destra e’ stata inopinatamente esclusa – e forse non a caso – a inizio legislatura per fare posto a due esponenti del Pdl, in spregio a ogni intesa di coalizione. Il regolamento prevede che ciascuno dei suoi componenti abbia diritto a un consulente. Che va votato collegialmente.Succede che su proposta della sinistra, viene indicato tale Marco Bosso. Costui e’ stato fino alle ultime amministrative di marzo, assessore all’urbanistica di una lista civica nel comune di Grottaferrata. Poi si e’ candidato sindaco in alternativa ai due poli, raggranellando una percentuale molto elevata al primo turno, circa il 27 per cento, e costringendo i rappresentanti di centrosinistra e centrodestra ad andare al ballottaggio tra loro. Non gli piaceva il candidato Udc della nostra coalizione ed aveva scelto di andare da solo.Al secondo turno, pero’, Bosso ha rifiutato un apparentamento che tutti giudicavano naturale, i suoi tremila voti avrebbero fatto vincere il centrodestra. Ha vinto invece, per appena 94 voti, la sinistra.Ora, Bosso e’ diventato consulente della regione proprio su proposta della sinistra. Da notare che e’ la prima nomina indicata dall’opposizione….Buonasorte ha scoperto tra le carte dell’ufficio di presidenza – anche se non ci siamo le cose si vengono a sapere…. – e ha chiesto chiarimenti. Tanto piu’ che la delibera di nomina e’ stata incredibilmente votata all’unanimita’, senza che nessuno del centrodestra chiedesse lumi sul curriculum. Si capisce: nella stessa seduta di consulenti se ne votavano cinque, uno per ogni membro…..Non siamo disposti a tacere di fronte al mercimonio tra voti e consulenze. E crediamo che il presidente del consiglio regionale – che sappiamo essere persona per bene – probabilmente non conoscesse la vicenda. Ma ora gli e’ nota e deve revocare la nomina. I regali di chi ha vinto le elezioni a chi le ha perse non sono previsti nel manuale della buona politica.
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