sabato 30 maggio 2009

amici della 326/03

RIFLESSIONI
Oggetto:- Variante al Piano Regolatore Generale in località Colle Lungo/Via
Prenestina Nuova, Comune di Zagarolo (RM) per la realizzazione di nuovi
insediamento abitativi ( Area gia sottoposta al vincolo Cimiteriale).

Il sottoscritto Mario Procaccini, nato a Cautano (BN) in data 8/7/1950 e residente in via di Colle Prato Nuovo, n. 111 – 00039 Zagarolo, in qualità di Consigliere Comunale del Comune di Zagarolo, espone e denuncia quanto segue:
Premesso che la destinazione urbanistica di tale area(parte di essa ) risulta essere disciplinata dall’art. 338 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, così come modificato dall’art. 28 della Legge 166/2002,nonché art.57 D P R 285 /90 (regolamento di Polizia Mortuaria),nonchè dall’art. 19 della Legge 765/67, in merito ai distacchi dei fabbricati dalle strade pubbliche, atteso che a pochi metri dal cimitero vi è la SS 155 (Roma - Fiuggi).
Che il Consiglio Comunale di Zagarolo su proposto dell’amministrazione,ha adottato una variante in deroga al P R G che prevede la riduzione del vincolo Cimiteriale dagli attuali 200 metri a metri 50,senza tener conto del eventuale ampliamento di tale area e della sua natura insalubre.
Che il Consiglio Comunale di Zagarolo , nella seduta del 22.12.08, su proposta dell’amministrazione adottava una nuova Variante in deroga al P R G per l’area Colle Lungo, gia compresa nell’area di rispetto del vincolo cimiteriale e ricondotta a zona agricola dal Comitato Tecnico Regionale( Regione Lazio) con il voto 110/2 dell’anno 2006.
Che nell’esaminare attentamente la detta norma, si evince che una deroga alla stessa è possibile per particolari esigenze, ove non sia possibile provvedere diversamente, e comunque la deroga è ammissibile per la realizzazione di nuovo cimitero, o l’ampliamento di quello esistente, sempre rimanendo entro i limiti dettati dalla stessa legge.
Nella fattispecie, il consiglio comunale intende dare corso ad una variante al PRG, che peraltro è molto giovane atteso che è stato adottato nel 2000, e ripreso dalla Regione Lazio nel 2006, a seguito di sostanziali modifiche, per cui, esso intende modificare il nuovo PRG, che presenta sospetto di favoritismo a carico di alcuni cittadini e a danno di altri.
Oltre a dette considerazioni, vi è da tenere presente che qualora detta variante dovesse essere approvata, l’area dovrebbe divenire Zona B e C, pertanto modificando sostanziosamente, al rialzo, il valore dei terreni ivi esistenti, e, nella ipotesi di ampliamento dell’area cimiteriale con conseguenti espropri, poiché l’area è di un privato, quindi non sarebbe da escludere un danno ERARIALE ai danni della COLLETTIVITA’.
Sempre nel Consiglio Comunale del 22 dicembre 2008, l’Amministrazione ha votato adottando altre 3 (tre) variati di PRG di provenienza progetti ASP, che secondo il parere di questo Consigliere si pongono in netto contrasto con la Legge Regionale 662 del 23 dicembre 1996, riportata nella linea guida patti territoriali normativa meglio evidenziate nella deliberazione di Giunta Regionale (Lazio) nr. 532 del 10 luglio 2007, che ha proprio per oggetto: “Legge 23 dicembre 1996 nr. 662 – Patti Territoriale per lo Sviluppo Locale – approvazione delle linee guida dell’urbanistica degli interventi”, trasmessa a tutti i Sindaci della Regione Lazio con nota nr. 1317/SP dall’Ufficio Assessorato all’Urbanistica della Regione Lazio in data 13 novembre 2007, a firma di Massimo POMPILI.
Questo Consigliere non potendo vantare Lauree o Titoli Urbanistici, segnala quanto sopra alla S.V., affinché possa intervenire sul Comune di Zagarolo (RM), al fine di far chiarezza sull’esatta applicazione della norma urbanistica. All’uopo ritiene doveroso segnalare, che da una precorsa corrispondenza tra questo Consigliere e l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Zagarolo (RM), quest’ultimo precisava, che erano giacenti presso quell’Ufficio domande di sanatoria, per un totale di cubatura da sanare ed immettere nel piano regolatore generale, pari a 2.400.000 mc.. Tale affermazione che di per se, suscita non pochi dubbi sull’applicazione del DM nr. 1444/68, in quanto l’insediamento demografico nel Comune di Zagarolo (RM) attualmente è pari ad una popolazione di circa 16.000 abitanti.
Su questi dati vi è da fare una ulteriore considerazione, trovandoci in presenza di 2.400.000 mc. già realizzati e provenienti dalle domande di sanatoria da inserire nella variante di piano, nonché 502.000 mc. di nuova edificazione concessi dal CTR, e sommandoli tra essi si raggiunge una presenza abitativa che è pari a 29.000 abitanti. Se a questi dati rapportiamo la presenza demografica di 16.000 abitanti residenti, si desume che vi è un’ulteriore cubatura che è pari a 1.600.000 mc.. Assommando i dati sopra riportati ne deriva che vi è già realizzata una cubatura pari a 4.000.000 di mc., che è pari ad un insediamento abitativo corrispondente a circa 40.000 abitanti. Se a questi dati si aggiungono la ulteriore cubatura da realizzare, ne deriva che vi è un ulteriore aumento demografico di 5.000 abitanti, per un totale di 45.000 abitanti.
Ora se lo spirito della Legge è quella di stabilire un minimo di 100 mc. ad abitante, e nelle previsioni decennali di sviluppo demografico la normativa prevede un incremento abitativo che può oscillare da un 30 ad un 33%, possiamo dedurre che alla data dell’anno 2016 il territorio di Zagarolo (RM) dovrebbe avere un insediamento demografico pari a 21.000 abitanti previsione questa riportata dalla regione Lazio nell’anno 2006.
Cosa vuole far riflettere questo Consigliere Comunale, e quale è il punto allarmistico tra il non essere tecnico e i dati sopra evidenziati? – E’ quello che facendo dei calcoli, noi oggi sul territorio Zagarolese abbiamo realizzato una cubatura che ci permette di insediare 40.000 abitanti, e cioè un calcolo in percentuale che va oltre il 200% della cubatura realizzabile nell’arco di 30 (trenta) anni e per tanto in contrasto con la legge fondamentale sulla pianificazione e assetto del territorio( legge quadro n.1150/1942 e successive integrazioni e modificazione).-
Un’altra considerazione andrebbe rivolta sulle normative ambientali non sottovalutando il fatto che parte del territorio di Zagarolo è sottoposto al vincolo delle falde idriche, che vanno a soddisfare le esigenze acquifere degli abitanti del Comune di Roma. Questi elementi messi insieme, ci devono far considerare che il territorio di Zagarolo (RM) è stato di certo sottoposto ad un’alterazione del sistema geomorfologico geognostico, pertanto non ci dovrebbero sorprendere disastri e smottamenti del terreno che si sono verificati in questi giorni, per avverse condizioni atmosferiche che ci riconducono alla memoria i fatti avvenuti in Campania nei Comuni di Sarno e Quindici.

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