martedì 20 novembre 2007

em.2006

PROPOSTA EMENDAMENTI BILANCIO DI PREVISIONE 2006.


Il sottoscritto Cons. Mario Procaccini , a nome del Gruppo Consiliare Repubblicano propone i seguenti emendamenti al Bilancio di Previsione Esercizio 2006 e chiede che gli stessi siano discussi nella seduta consiliare di approvazione del Bilancio:

P A R T E E N T R A T A


Riduzione aliquota I C I dal 5,5 % al 5 %

Conseguentemente riduzione capitolo di entrata codice 1010010 da 1.900,000,00 a 1.820,000,00

-80,000,00

Riduzione addizionale Comunale IRPEF da 4 per mille a 3 per mille:

Conseguentemente riduzione capitolo di entrata codice 1010070 da 415,000, a 370,000,00

- 45,000,00

TOTALE MINORI ENTRTATE:

P A R T E S P E S A

Riduzione , in linea con il disegno di legge finanziaria del 10% delle spese per acquisto di beni di consumo c/o di materie prime per I seguenti capitoli di spesa:

Cod. 1010102 - 2.270,00

Cod. 1010302 - 15.630,00

Cod. 1010502 - 6.750,00

Cod. 1030102 - 5.350,00





Cod. 1040202 - 9.250,00

Cod.1040302 - 6.910,00

Cod.1040502 - 8.970,00

Cod.1050202 - 6.500,00

Cod.1080202 - 23.000,00

Cod.1090402 - 22.800,00

Cod.1100202 - 17.570,00

TOTALE MINORE SPESA 125.000,00

1 commento:

Mario Procaccini ha detto...

Cass. Sez. III n.48025 del 23 dicembre 2008 (Ud. 12 nov. 2008) Pres. Lupo Rel. Marini Ric. PM in proc. Ricardi Urbanistica. Responsabilità esecutore opere di rifinitura Il carattere proprio del reato previsto dall' art.44 d.P.R. 6 giugno 2001, n.380 non impedisce che altri soggetti possano essere ritenuti responsabili del reato nella ipotesi che abbiano avuto un ruolo attivo nella loro consumazione; con la precisazione che tale conclusione può operare anche per il semplice muratore o operaio, per il quale ben può sussistere un profilo di colpa collegato alla mancata conoscenza del carattere abusivo delle opere. Non può essere condiviso il principio secondo il quale solo coloro che hanno collaborato alla edificazione delle opere principali potrebbero rispondere del reato edilizio, restando prive di rilievo le condotte di coloro che danno corso alle successive attività di completamento. E' indubbio, infatti, che un edificio assume le connotazioni residenziali e di abitabilità allorché viene dotato di tutte le strutture essenziali perché diventi fruibile, come ad esempio la pavimentazione, l'intonacatura delle mura, gli infissi. Ne consegue che anche coloro che hanno dato corso ai lavori di completamento dell'immobile possono rispondere del reato contestato allorché sussistano i requisiti anche soggettivi della fattispecie legale.